www.cresmedaily.it - Newsletter di economia del CRESME a cura di Giorgio Santilli

Newsletter di economia del CRESME a cura di Giorgio Santilli

CRESME-SIMCO: Australia, Romania e Malesia in testa alla classifica dei Paesi del mondo dove più conviene investire

Gli anni Duemila sono stati gli anni del più grande salto di scala della dotazione di capitale fisso della storia. Al livello mondiale, gli investimenti in costruzioni, a seguito di una crescita quasi ininterrotta, sono passati dai 6.366 miliardi di euro di inizio millennio (valutati ai prezzi del 2023), agli 11.650 miliardi dell’anno appena passato. In pratica, nonostante una crisi finanziaria sistemica (2006-2008), una pandemia (2020-2021) e un’improvvisa escalation inflazionistica (2022-2023), in poco più di un ventennio il mercato mondiale è quasi raddoppiato.

Oggi lo scenario internazionale è caratterizzato da una fortissima incertezza, eppure le prospettive per le costruzioni rimangono positive. In base all’ultimo aggiornamento del sistema informativo del CRESME (SIMCO), che raccoglie informazioni e fornisce previsioni sull’evoluzione settoriale in 150 paesi, nel 2027 il mercato mondiale potrebbe arrivare a valere oltre 12.600 miliardi di euro, l’8,4% in più di quanto stimato per il 2023.

Se però si analizza l’andamento recente degli investimenti emerge come, da un lato, la crescita mondiale è stata grossomodo stabile – sebbene in moderato rallentamento (2,8% nella media 2011-2019, 2,4% nel periodo 2020-2022, 2,1% nel 2023, 2,0% nello scenario 2024-2027) – dall’altro, la variabilità tra i tassi di crescita dei singoli paesi è aumentata significativamente (nel 2023 lo scarto quadratico medio è stato del 10,3%, più del doppio di quello che si registrava nella media del periodo pre-pandemico).

Grafico 1. Crescita media degli investimenti mondiali (a valori costanti) e variabilità (scarto quadratico medio) registrata tra i 150 paesi che compongono il database CRESME/SIMCO

Fonte: CRESME/SIMCO

In questo contesto internazionale ricco di opportunità, ma sempre più variegato e volatile, la capacità di individuare i mercati più interessanti diviene ancora più strategica.

A tale scopo il CRESME calcola e aggiorna periodicamente un indice sintetico (SIMCO-Score) che combina le aspettative settoriali ed economiche dei singoli paesi con elementi di carattere quali-quantitativo riguardanti il contesto operativo.

Il punteggio è definito in due fasi: gli indicatori macroeconomici sono utilizzati per costruire un punteggio base che classifica i Paesi in base alle prospettive di mercato nel medio-breve termine; in seguito, al fine di tenere conto della situazione politica ed economica, vengono raccolte e standardizzate informazioni sul rischio Paese (rischio di guerra e disordini civili, rischio di nazionalizzazione ed esproprio, rischio di trasferimento e convertibilità), sul rischio di controparte, ovvero la probabilità che un partner fallisca nell’onorare gli obblighi derivanti da un contratto commerciale o finanziario (banca, piccole o grandi imprese, ente pubblico, etc.) e sul contesto di impresa, ovvero, tutti quegli aspetti, regolatori, sociali e culturali che favoriscono o contrastano l’attività imprenditoriale e il flusso di capitali esteri (economic freedom e business freedom).

Partendo dal punteggio base (sintesi dello scenario di mercato e dello scenario macroeconomico), lo score finale (SIMCO-Score) è quindi definito mediante un meccanismo statistico di penalty/reward; in sostanza, vengono penalizzati i paesi che mostrano valori elevati di rischio politico o di rischio di controparte e favoriti quelli con un più alto livello di “libertà economica”. L’indice finale viene infine aggiustato per tenere conto della dimensione del mercato interno, considerata come proxy della stabilità settoriale nel medio-breve temine.

Fatta la dovuta premessa metodologica, ci chiediamo, allora, quali siano i dieci mercati delle costruzioni ritenuti oggi più interessanti. Interrogato il sistema informativo SIMCO, in ordine decrescente di punteggio, si trovano: Australia, Romania, Malesia, India, Tailandia, Indonesia, Polonia, Messico, Spagna e Marocco.

Da osservare come tutti questi Paesi mostrino prospettive settoriali interessanti; alcuni emergono per uno scenario di mercato più brillante; altri, per contesti operativi ottimali – in termini di facilità di investimento e stabilità interna. In ogni caso, va ribadito, si tratta di Paesi che, nell’attuale variabilità del contesto internazionale, si caratterizzano per indici di rischio medio-bassi e per dimensioni di mercato rilevanti (il più piccolo è il Marocco, con circa 16 miliardi di euro di investimenti nel 2023, il più grande è l’India, con circa 513 miliardi).

Grafico 2. SIMCO Score e crescita media nei primi dieci paesi della classifica
Fonte: CRESME/SIMCO

A un primo rapido sguardo di insieme si nota subito come tutti i continenti siano rappresentati.

L’Australia si posiziona al primo posto, grazie a un bassissimo indice di rischio paese, a punteggi elevati di libertà economica e business freedom e ad aspettative di crescita settoriale brillanti (+5%).

Al secondo posto troviamo la Romania che, in uno scenario di allentamento della stretta monetaria e di sviluppo infrastrutturale accelerato, è attesa crescere a un ritmo medio di poco inferiore (+4,5%).

Restando nel Vecchio Continente, tra i paesi della lista troviamo Spagna e Polonia; la prima è, tra i principali paesi della UE, quella che mostra le prospettive più positive; la seconda, che viene da usa fase di rapida trasformazione dell’ambiente costruito, mostra aspettative promettenti sia in ambito edilizio, sia in ambito infrastrutturale.

Il Sud Est asiatico si conferma una delle realtà più attrattive per gli investitori internazionali; negli ultimi anni, Malesia, Tailandia e Indonesia hanno messo in atto ambiziosi piani di sviluppo sociale, economico e produttivo; la prima è oggi un modello di democrazia multiculturale e progressista in grado di garantire una crescita stabile e duratura che la porterà ad essere, entro il 2027 – escludendo i paesi medio-orientali –  il quarto paese asiatico per reddito pro-capite (35 mila euro a parità di poter d’acquisto, alle spalle soltanto di Singapore, Korea e Giappone); la seconda è la principale piattaforma di snodo logistico verso il sud-est asiatico e polo industriale consolidato per molti settori tecnologici (in primis l’automotive); l’Indonesia, di contro, dopo una crescita decennale a un ritmo medio del +6% annuo, nel 2023, con circa 240 miliardi di euro di investimenti in costruzioni, è arrivata ad essere il 13-simo mercato mondiale e il terzo in Asia.

In termini puramente dimensionali, l’India è oggi il terzo mercato al mondo (oltre 500 miliardi di euro), alle spalle di Cina e Stati Uniti ma, a differenza di questi, nel periodo di previsione la crescita attesa è superiore al 6,5% annuo (per la Cina si prevede un tasso medio inferiore al 2,5%, quasi zero per gli Stati Uniti).

In Nord Africa, nonostante prospettive di crescita positive, la forte instabilità interna rende problematica l’operatività delle imprese internazionali; fa eccezione il Marocco, che compare al decimo posto della nostra classifica, grazie a un elevato livello di investimenti fissi (il 31% del Pil nella media dei prossimi 5 anni, in Italia ci fermiamo al 22%), a una elevata crescita del Pil pro-capite (+10%), a una crescita sostenuta del settore delle costruzioni (intorno al 3,5% annuo) e  a punteggi di rischio paese e libertà di investimento migliori di quasi tutti i paesi MENA.

Volando oltre oceano, troviamo infine il Messico, che si posiziona all’ottavo posto della classifica SIMCO, un paese dalle enormi potenzialità, con un mercato interno vivace e con ottime prospettive di crescita nel medio-termine. 

In conclusione, in questo articolo abbiamo fornito le indicazioni metodologiche necessarie per interpretare al meglio i valori dell’indice SIMCO-score e dato un primo rapido sguardo alla classifica dei dieci paesi più interessanti. Nei prossimi numeri di CRESME Daily entreremo nel dettaglio dello scenario settoriale ed economico che caratterizza questi Paesi.