La recensione. A Sanremo Ristorante FLIPPER

Sanremo – Ristorante FLIPPER – Corso Mombello 46 – Tel. 0184 532986

Le luci e le luminarie del locale nonché le fiamme dei funghi riscaldanti il dehor, illuminano il lato del corso le cui aiuole storiche sono degna cornice di bellezza. E il locale va, costretto ad evitare di cadere in overbooking anche in bassa stagione. Quale è il segreto di cotanto successo? Credo che innanzitutto sia il contagioso entusiasmo dei solari patrons Libero, Deborah, Giulia e Nicolò e del loro personale, che li porta a non risparmiarsi per abbellire il locale (stupendi i ranuncoli al tavolo),

qualche candela strategicamente accesa qua e là, le mise en place con tovaglioli finissimi 60x 60, tutto per accogliere i clienti locali ed internazionali, senza avventurarsi in cucine innovative, ma semplicemente con l’impegno di rispettare la materia prima giusta, impiattandola classicamente, in stoviglie tradizionali che consentono quantità generose, come oramai si trovano raramente nella generalità della ristorazione di tono.

L’accoglienza inizia con un bicchiere di bollicine di buon Spumante Classico, offerto (gratuitamente, come ormai quasi nessun altro locale fa più…), nel mentre che vi portano anche la carta cibi (in italiano, francese, inglese, tedesco, russo), la quale occupa diverse pagine. Tra gli ANTIPASTI DI MARE (€ 13-40) cito  lo scenografico Antipasto misto Flipper. Tra  gli ANTIPASTI DI TERRA (€ 13-15) la Tartare di Fassona. Dei PRIMI DI PESCE (€ 13-25) sono notevoli i tagliolini con zucchine e scampi che però, nel mio caso, preparati con Astice Blu Homarus Gammarus “vivo” hanno visto svettare il prezzo, battuto a 65 euro pro-capite. Ma meritavano: lo chef NICOLA DA BARI me li ha preparati che m’è parso di assaggiare il mare profondo in un piatto strabocchevole.

Dei PRIMI DI TERRA (€ 12-18) cito i Paccheri salsiccia melanzane e guanciale. Tra i SECONDI DI MARE (€ 15-50) ecco i delicati Gamberoni di Sanremo bolliti ed accompagnati da verdure di stagione, oppure anche più gustosi se flambati. Tra i SECONDI DI TERRA (€ 13-30), si va dal tacchino ai filetti e ai Tomahawk. C’è anche la carta delle INSALATE (€ 6-12), delle quali ha un certo successo la Nicoise. Per i DOLCI (€ 8) non c’è carta e ne vengono presentati una decina di assaggi su un vassoio, ma non è possibile chiedere una porzione con due o tre assaggi, perché la regola è che, visto il vassoio, ogni tipo di dolce da voi scelto viene servito solo a porzione (ovvero: se vi interessasse un piatto con due o tre assaggi di torte, ve ne serviranno due o tre porzioni intere e pagherete corrispondentemente).  

Con il coperto e l’acqua minerale di buona etichetta, per un PASTO COMPLETO formato da antipasto, primo, secondo e dessert, spenderete dai 50 euro (scegliendo tutti i piatti di minor costo) fino a 127 euro (scegliendo tutti i piatti di maggior costo). Non esistono menu: evidentemente il leit motiv che si respira qui è che il cliente deve essere libero di scegliere liberamente quel che gli da maggior piacere.                                                         

La CARTA VINI è un corposo volume di ben 32 pagine, con tutte le indicazioni necessarie, anche con la meritoria specificazione della gradazione alcoolica, a prezzi giusti per questo livello di ristorante, con molti vini validi intorno a 20-30 euro che possono soddisfare curiosi e intenditori; disponibili anche etichette blasonate dai prezzi a quattro cifre (Baron de Rotchild, Margaux, Masseto, Montrachet, Yquem…) C’è anche un assortimento di mezze bottiglie.

Concludendo: è un locale raggiante, dove ognuno trova la sua dimensione e dove ogni sera pare una festa, ma elegante e senza clamori. Per il parcheggio potete puntare sul lungomare distante solo qualche centinaio di metri.