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Scrivere meglio sul web: 15 consigli da mettere subito in pratica

Affronta la paura del foglio digitale, imprimi chiarezza ai tuoi testi e forza ai tuoi messaggi. Tutto con le nostre dritte + 5 esercizi!
come scrivere meglio sul web

Scrivere meglio sul web: 15 consigli da mettere subito in pratica

Testi di siti internet, schede prodotto, blog post, newsletter, didascalie di Instagram, email, annunci pubblicitari, landing page: il mondo del web pullula di contenuti, ma quanti sono davvero utili, originali e accattivanti? Pochi. La fuffa è dietro l’angolo tanto quanto la noia o le parole copiate e incollate. 😱 Eppure scrivere meglio sul web è possibile anche per i non addetti al settore.

Quindi, se gestisci in proprio la comunicazione della tua attività e vuoi affinare la penna, segui i 15 consigli pratici che abbiamo selezionato per te. Potrai applicarli subito e ti aiuteranno a prendere dimestichezza con la scrittura per il web. Ma ricorda, è soprattutto una questione di allenamento. Non ti arrendere alla prima: scrivi, scrivi e riscrivi anche grazie ai 5 esercizi che trovi in fondo. Prontə? Via!

15 consigli pratici per scrivere meglio sul web

1. Capisci cosa vuoi dire per davvero 

Questo consiglio di base potrà sembrarti banale ma ti assicuriamo che non è così. Perché? Perché dall’idea che hai in mente al testo scritto c’è un divario: nella testa ti sembra tutto chiaro, poi arrivi a mettere in fila le parole e i concetti si appannano, ti portano fuori strada e lontano quello che avresti desiderato. 

Succede molto più spesso di quanto pensi. Ecco perché è importante fare chiarezza a monte e circoscrivere un perimetro argomentativo all’interno del quale potrai muoverti su più livelli di approfondimento. In questo caso, il limite servirà a imprimere forza e trasparenza al tuo messaggio. 

Per aiutarti, potrai ragionare sull’obiettivo del testo che stai per scrivere: vuoi dare informazioni utili, intrattenere o convincere qualcuno? Inoltre, potrai prestare la massima attenzione a chi ti leggerà. Ci occupiamo proprio di questo nel consiglio che segue.

2. Ricordati del lettore

Chi leggerà il tuo testo: un collega, i tuoi dipendenti, il tuo cliente tipo? Se si tratta di quest’ultimo, sei proprio sicurə di sapere chi è questa fantomatica persona? Che bisogni, desideri, abitudini ha? In caso di risposta incerta, meglio rimediare al più presto perché più conoscerai il tuo target, più potrai coinvolgerlo con una comunicazione personalizzata

Facciamo un esempio. Poniamo che tu voglia spiegare a un adulto cos’è l’arcobaleno. Su Wikipedia troverai che si tratta di “un fenomeno ottico atmosferico che produce uno spettro quasi continuo di luce nel cielo quando la luce del sole attraversa le gocce d’acqua rimaste in sospensione dopo un temporale, o presso una cascata o una fontana”. Tutto chiaro, no? Quasi.

Ora pensa di sottoporre questa spiegazione a un bambino. Secondo te la capirebbe o sarebbe più contento di una cosa così: “alza i tuoi occhi rivolgili al cielo, / bianco non è come zucchero a velo,/ una goccia di pioggia che nientedimeno col sole ha creato un bell’arcobaleno […]” (tratta da educabimbi.it)? La domanda è retorica ma l’esempio no.

Una stessa cosa può sempre essere scritta in tanti modi diversi in funzione del lettore. Quindi ritagliati del tempo per conoscere bene chi sta dall’altra parte del monitor e vedrai che le tue parole avranno più possibilità di attirare e interessare chi ti leggerà. Se non sai da dove partire, un nostro articolo casca a fagiolo: si intitola “Target di riferimento: se lo conosci, lo coinvolgi”.

3. Ricordati di come si legge sul web

Mai sentito parlare di lettura scanning? Vuol dire che sul web invece di leggere come sulla carta stampata, tendiamo a scansionare il testo alla ricerca di una serie di appigli, di punti su cui soffermarci. Se l’appiglio regge, significa che il testo attira la nostra attenzione o esaudisce a un nostro bisogno. Allora merita una lettura più approfondita. Se questo non accade, è facilissimo passare a un altro sito, blog, post e così via. 

Come dotare il tuo testo di una serie di appigli strategici? Per iniziare, puoi creare un titolo accattivante e un’introduzione chiara e concisa. Dopodiché puoi approfondire l’argomento e strutturare il tuo testo grazie a: 

  • paragrafi separati da spazi bianchi; 
  • titoli h2, h3, h4;
  • grassetti;
  • elenchi puntati o numerati.

Molto dipende dal tipo di testo in questione: una didascalia di Instagram sarà ben diversa da una pagina di vendita o da una scheda prodotto. Ma il succo del discorso resta valido su piccola e su larga scala.

4. Trova la tua voce

In gergo si parla di tono di voce, ovvero del modo in cui un’azienda decide di entrare in contatto con il suo pubblico attraverso le parole che usa e i testi che confeziona. Potrà adottare un tono più o meno formale, professionale, colloquiale, amichevole o ironico. Potrà comunicare una sensazione di freddezza, di neutralità o di calore. 

Come parla il tuo piccolo Biz? Se non hai mai ragionato in questi termini, ti diciamo che il tono di voce dovrebbe essere una scelta consapevole e coerente, capace di rispecchiare la personalità e i valori del tuo brand. Non si tratta di un’operazione semplice, ma nemmeno impossibile. Diciamo che, un po’ come un vestito fatto su misura, il tono di voce dovrebbe calzarti a pennello e risultare perfetto anche per chi ti leggerà. 

Quindi presta molta attenzione alle parole che usi: possono fare un’enorme differenza per il lettore. Dopo quello dell’arcobaleno vuoi un altro esempio lampante? Eccolo qua: il sito di Innocent vs quello della Yoga. Si tratta pur sempre di aziende che producono succhi di frutta ma guarda tu stessə come comunicano in maniera molto ma molto diversa. È il bello delle parole!

5. Crea dei titoli attira lettori

Hai presente quando guardi la tua serie tv preferita, finisce una puntata e non puoi fare a meno di vedere la successiva? Ecco, i titoli efficaci funzionano più o meno così: sono dei ganci che suscitano l’attenzione e fanno venir voglia di leggere di più. 

Anche se non esiste metodo universalmente valido per scrivere titoli efficaci, ci sono una serie di accorgimenti da adottare. Per esempio puoi: 

  • promettere un beneficio;
  • puntare sulla semplicità;
  • evitare di dire tutto subito;
  • scegliete dei titoli-lista;
  • o dei titoli how-to.

Se ti va di approfondire l’argomento, abbiamo giusto giusto un post dedicato a “Come scrivere titoli efficaci”. 😉

6. Fai la scaletta prima di iniziare

Questo punto è in parte collegato a quello da cui siamo partite: capisci cosa vuoi dire per davvero. Una volta che hai circoscritto l’argomento, hai definito il suo livello di approfondimento e hai raccolto il materiale che ti serve, perché non buttare giù lo schema del tuo testo per il web?

Sarà una traccia da seguire per non andare fuori tema e rimanere fedele all’obiettivo che ti sei postə. Provare per credere!

7. Butta giù le idee di getto

Hai una serie di idee che premono per uscire? Fissale sul foglio digitale d’impulso e senza nemmeno curarti troppo della forma. Ci penserai nella fase di revisione a smontare e rimontare il testo per organizzare al meglio le informazioni, limare le tue idee a livello sintattico e linguistico, lavorare sul tono di voce, sulla punteggiatura, sul ritmo e così via. Ecco perché è fondamentale quello che stiamo per dirti.

8. Rivedi il testo con cura

La revisione del testo è un passaggio obbligato per chiunque, inclusi i professionisti in materia. Non è una questione di scarsa bravura o di inesperienza: il fatto è che la scrittura è anche e soprattutto riscrittura e qualsiasi testo deve passare da una revisione attenta prima di essere bello e pronto per il lettore. 

Non si tratta solo di togliere i refusi ma di fare: 

  • editing: controllare gli elementi fondamentali e concettuali del testo come la struttura e la coerenza argomentativa, i nessi logici, il linguaggio e lo stile;
  • proofreading: correggere gli aspetti più formali del testo come gli errori di battitura, l’ortografia, la grammatica, la punteggiatura e le sviste tipografiche. 

Due passaggi in uno per arrivare a un testo chiaro, facile da leggere e da capire. Aspetto che ci porta dritte dritte al punto successivo…

9. Semplifica

Chissà perché, quando si parla di semplificazione del linguaggio, c’è sempre il grosso equivoco della banalizzazione o il timore di apparire meno professionali. In realtà, semplificare non significa rinunciare alla complessità, bensì esprimere i concetti in maniera chiara e facilmente fruibile dal lettore.

Se ci fai caso, infatti, la prima bozza di un qualsiasi testo tende a essere sempre più arzigogolata delle successive. Magari hai scritto frasi complesse, troppo lunghe e subordinate. Magari manca la punteggiatura e il contenuto ha bisogno di spazi bianchi per respirare. Magari ci sono tanti aggettivi che, invece di spiegare, confondono le idee o ostacolano la lettura. Per non parlare di tutte quelle espressioni trite e ritrite… Anzi, parliamone!

10. Togli le frasi fatte, i termini astratti e settoriali

Sai che su Wikipedia esiste perfino un glossario delle frasi fatte? Raccoglie tutta una serie di espressioni frequenti della lingua italiana ed è a tua disposizione se vuoi controllare di averne usata qualcuna. Ma perché evitare locuzioni tipo “a braccia aperte” o “di punto in bianco” o (rullo di tamburi) “leader di settore”? 

Perché si tratta di cliché ormai svuotati di senso e di significato. Sono una scelta facile, automatica, istintiva: una scorciatoia che non solo dice ben poco, ma non lascia emergere la tua personalità, quello che ti distingue dagli altri.

Stessa cosa per i termini astratti che hanno poca aderenza con la concretezza della realtà. Idem per tutti i tecnicismi che possono andar bene quando si parla tra addetti al settore ma allontanano il lettore che non ne sa niente, o ben poco, di quello che fai. Facciamo un esempio.

Mettiamo caso che tu abbia bisogno della consulenza di un avvocato e che tu inizi a cercare su Google: preferiresti rivolgerti a qualcuno che scrive in legalese o a qualcuno che ti fa capire per bene cosa può fare per te e quali problemi può aiutarti ad affrontare e risolvere? 

11. Dai ritmo al testo

Proprio come la musica, anche la scrittura ha un suo ritmo fatto di frasi. Enunciati costruiti tutti uguali e più o meno della stessa lunghezza, possono annoiare e risultare piatti come una sogliola. 

Alternare frasi brevi a enunciati più lunghi, inserire delle pause, rivolgerti al lettore con una domanda seguita da una risposta. Sono tutti espedienti che possono donare ritmo al tuo testo. Quindi osa, fai delle prove, impara a giocare con le parole e verifica il risultato passando al punto successivo.

12. Leggilo ad alta voce

Un conto è leggere quello che hai scritto a video e in maniera silenziosa, un conto è leggerlo su carta, assai diverso è leggerlo ad alta voce. Questo passaggio ti aiuterà a prendere la giusta distanza dal tuo testo per controllare se:

  • i discorsi filano o inciampano, 
  • ci sono ripetizioni, 
  • il ritmo ha bisogno di qualche ritocco, 
  • le frasi sono troppo lunghe,
  • la punteggiatura non torna.

Tutte cose belle da scoprire e utilissime per migliorare qualunque contenuto web.

13. Inserisci delle CTA

Le cosiddette Call To Action invitano il lettore a compiere una data azione. Possono guidarlo all’interno di un sito internet come se fossero dei cartelli segnaletici. Possono proporgli un contatto, un approfondimento, una condivisione, una risorsa e così via.

Si tratta di brevi ma importantissime stringhe di testo utili per catturare l’attenzione e coinvolgere il lettore con messaggi chiari, trasparenti e semplici (ma non banali). Insomma, limitarti a un generico e inflazionato “scopri di più” può essere un rischio. Allora perché non approfondire la questione con il nostro articolo dedicato a come scrivere a puntino le CTA?

14. Non dimenticare la SEO on page

Entreresti in un bel negozio se davanti all’ingresso ci fossero degli ostacoli? Immaginiamo di no. Lo stesso ragionamento vale per le pagine web: per facilitare la navigazione agli utenti e la scansione ai robot di Google, creare contenuti di qualità non è sufficiente. È necessario eliminare ogni intralcio che possa impedire o rallentare la lettura dei tuoi contenuti a scapito del posizionamento del tuo sito o blog.

Infatti, se da una parte gli algoritmi di Google, responsabili dell’indicizzazione sui motori di ricerca, esaminano i testi tramite analisi semantica, dall’altra lavorano in qualità di software automatici. Ecco perché rischi che i robot non li leggano e che i tuoi bei contenuti non ottengano i risultati sperati se non intervieni su determinati elementi. 

La SEO on-page potrà aiutarti con una serie di attività da mettere in pratica per influenzare la portata organica dei singoli contenuti del tuo sito o blog. In pratica, attraverso specifici interventi, comunichi a Google quali contenuti rilevare e suggerisci come farli apparire in SERP. Forte vero? Ti spieghiamo come funziona nell’articolo “basi di SEO on page per ottimizzare una pagina web”. Ti va di dare un’occhiata?

15. Attingi alle risorse 

Non una ma ben 25 risorse utili per scrivere sul web: le abbiamo raccolte per te. Usale come meglio credi. Intanto ti diciamo che potrai spaziare dai vocabolari alle piattaforme collaborative, dai tool per la SEO a quelli per trovare ispirazione: una cassetta degli attrezzi indispensabili per ticchettare più allegramente sui tasti del tuo computer.

5 esercizi per fare esercizio

  1. “Immagina di dover descrivere come si fa a bere un bicchier d’acqua a qualcuno che non sappia né che cos’è l’acqua né cos’è un bicchiere” (tratto da “Minuti scritti” di Annamaria Testa, Rizzoli 2013).
  2. Scegli una foto che ti piace dal web o da un giornale: descrivila immaginando di avere davanti prima un bambino di 4 anni, poi una persona del medioevo, infine un impiegato di banca.
  3. Scrivi una frase di senso compiuto che contenga tre parole a caso: per esempio, giraffa, antenati, cacciavite.
  4. Prendi una delle ultime didascalie che hai pubblicato sul profilo Instagram della tua attività e riscrivila in base ai consigli che ti abbiamo appena dato. 
  5. Scegli uno dei tuoi prodotti o servizi e crea una scheda prodotto ad hoc senza usare parole astratte: solo parole concrete per spiegare in che modo può migliorare la vita del potenziale cliente. 

 

E anche per oggi siamo arrivate alla fine. Speriamo che i nostri consigli ti siano d’aiuto per scrivere meglio sul web. Se hai bisogno di noi, batti un colpo a info@progettopuntoevirgola.it e dicci cosa possiamo fare per te: sarà un piacere conoscerti e darti la nostra consulenza. Intanto, grazie per aver letto fin qui e alla prossima,

Martha e Paola