È nata Casa Wayra, la casa del vento

Nelle colline di Vinci c’è una casa, Casa Wayra, dove tre persone in procinto di dare vita ad un nuovo ecovillaggio e due artisti hanno scelto di fermarsi per un anno o poco più nell’attesa – attiva – di concretizzare i propri sogni. Fra arte, natura, cura e accoglienza, Casa Wayra ha già assunto le connotazioni di un laboratorio pratico e sociale all’insegna dell’auto-produzione del materiale e dell’immateriale, dal quale si stanno diffondendo semi di leggerezza e creatività.

30 Settembre 2020  

C'è una casa nelle colline di Vinci attorno alla quale si estendono vigne e uliveti e dove il vento soffia sempre forte. È la casa del vento, Casa Wayra, dove tre persone in procinto di dare vita ad un nuovo ecovillaggio e due artisti hanno scelto di fermarsi per un anno o poco più nell’attesa – attiva – che i tempi siano maturi per i progetti che hanno nel cuore. Per spiccare il volo, dopotutto, serve un luogo, una base di partenza.

«Wayra, in quechua significa vento, che è l’elemento predominante tanto del luogo che ci ospita che del nostro stare assieme, il vento che sostiene l'impollinazione, porta i semi lontano, elemento creativo che porta dinamicità e permette ogni forma di manifestazione. Abbiamo scelto il quechua perché fra di noi c’è molto della cultura indigena sudamericana e dei suoi valori», specifica Giorgia, abitante di Casa Wayra e membro del Consiglio Direttivo della Rete Italiana dei Villaggi Ecologici.

Ad abitare la casa, oltre a Giorgia, facilitatrice e formatrice dedita ai temi della sostenibilità e appassionata di danza e discipline olistiche, c’è Andrea, artista e bio-costruttore, Carlos, musicista, pittore e fotografo, Irene, professoressa, artigiana, con tanti anni di esperienza di vita comunitaria e una passione grande per la musica medicina e Giulia, organizzatrice freelance appassionata di arte e cultura, lingue e linguaggi del mondo.

Inaugurata il primo di luglio, Casa Wayra, ha già assunto le connotazioni di un laboratorio pratico e sociale, all’insegna dell’auto-produzione del materiale e dell’immateriale. Un orto in progettazione, una cucina in fermento, ma anche una piccola sala prove, attrezzata con strumenti musicali provenienti da varie parti del mondo, che ospita regolarmente le prove e le sperimentazioni musicali dei membri della casa e dei loro amici. Nelle occasioni più speciali, poi, l’intera casa si trasforma in un teatro, ospitando spettacoli e momenti catartici.

«Ora che la società è in sofferenza e che aleggia un clima di paura e di terrore c’è ancora più bisogno di cultura e di arte, di leggerezza e di gioco. La nostra idea è di vivere in natura per trarne ispirazione, bellezza e pace senza isolarci – siamo a 10 minuti da Empoli, a mezz’ora da Firenze e a poco più di mezz’ora da Pistoia – ma ispirando i locali e la gente di città che abbiano desiderio di esperienze diverse, diffondendo nei loro cuori semi di cura, per accompagnare ed essere parte attiva in questo processo di cambio di paradigma sociale e non solo».

Mentre i membri di Casa Wayra – Irene, Andrea, Giulia, Carlos e Giorgia – fra arte, natura, cura e accoglienza danno forma e colore ad un’esperienza che ha un pò la bellezza, l’intensità e la libertà dell’effimero, una parte del gruppo, assieme ad altri amici, prosegue la progettazione dell’ecovillaggio che verrà.

«Gli altri membri del progetto di ecovillaggio vengono spesso a trovarci, e Casa Wayra, la sua bellezza e i paesaggi che la circondano ci stanno in qualche modo ispirando nella stesura del progetto e nella ricerca della nostra piccola terra promessa», racconta Giorgia.

«A progettare siamo una decina di persone, tutti con alle spalle un’esperienza di vita nella Valle degli Elfi, e quindi con la stessa visione e valori ereditati dalla scuola di vita comunitaria che abbiamo fatto ad Avalon - propaggine elfica - e forse ci uniremo ad un altro gruppo, sei coppie con figli, nella ricerca di un luogo che possa accogliere il nostro ambizioso progetto di ecovillaggio. Questo sia per l’affinità che ci lega con molti di loro, sia perché riconosciamo il valore di una comunità intergenerazionale. Il sogno che stiamo coltivando è quello di costruire una comunità che viva in armonia con la natura, che si prenda cura di ogni fase della vita e che permetta la fioritura dei talenti per generare abbondanza e per portare nel mondo semi di consapevolezza

di Cristina Diana Bargu


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Contatti Redazione

16/02/2021 09:18

Non siamo in grado di fornire informazioni dettagliate sul progetto. Per maggiori indicazioni è consigliabile rivolgersi alla RIVE.
Un cordiale saluto
La redazione

Ricerca contatto Beatrice

15/02/2021 11:40

Buongiorno, abito a Empoli, e sono molto interessata al vostro progetto. Mi potete contattare? Grazie
Un saluto
Beatrice

Casa Wayra Patrizia Salerno

17/10/2020 18:02

Vorrei contattarvi. Sono interessata al progetto Casa Wayra

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